Mi chiamo Cristina Sertorio.
Vocali e consonanti sono gli strumenti del mio mestiere
Ali sonanti
Suono, voce, materia e corpo.
Le parole.
Arrivano
e portano.
e qualcosa accade
Non voglio successo. Voglio succedere. Voglio accadere. Una caduta libera. Felice di sentirsi spalancare se non le ali, il cuore.

Copywriting e storytelling

la costruzione di un discorso, una parola rivolta, di relazione

Oggetti e performance relazionali

far accadere, chiamare all’incontro

Testi letterari e drammaturgie

la parola come corpo



Impegnata nella comunicazione

Cofondatrice di Land, lavoro da anni nella comunicazione sia corporate sia sociale, con un’attenzione particolare alla costruzione della relazione del brand con il suo pubblico. A stretto contatto con la produzione, mi occupo di studiare il concept e affianco l’art nella sua elaborazione visiva. In qualità di copy, gestisco la struttura dei contenuti, la ricerca dei materiali e la loro redazione, ed elaboro linee titoli, testi, naming e claim per tutti gli strumenti di comunicazione (cartaceo, packaging P.V., siti internet e social media). www.landcomunicazione.it

Appassionata di parola

L’esplorazione della parola e della narrazione come forza capace di creare dinamiche di cambiamento è alla base dell’attività delle elaborazioni testuali ed è portata avanti anche attraverso una scrittura che vuole costruire ambienti, che mira a ridiventare parola detta, vissuta.

  • Finalista al Premio di poesia Il Federiciano 2018, inserita nella relativa antologia
  • Finalista al Premio Inedito 2018 per la sezione poesia con il lavoro Le cose che vorrei che tu sapessi.
  • Menzione al Premio Inedito 2017 per la sezione poesia con il lavoro Chiedo la parola.
  • Partecipazione a Here 2017 con il progetto Ragazze per sempre insieme a Diletta Lo Guzzo (#ragazzeper_sempre)
  • Partecipazione a Here 2017 con il progetto Provaci! (realizzato in forma di collettivo Via Crisada), un progetto di arte relazionale che parte dagli abiti per parlare di desiderio (www.instagram.com/provaci_provato)
  • Il giardino delle parole - progetto con tema sostenibilità e relazioni, presentato in occasione del WUD 2016
  • Drammaturgia spettacolo “22 settembre 1864 . la strage." Spettacolo teatrale in collaborazione con la Compagnia Marco Gobetti rappresentato in Piazza San Carlo in occasione del 150° della strage
  • Trilogia della fame - performance multimediale, in collaborazione con la danzatrice Enrica Brizzi, rappresentato a Garage Vian, Torino
  • Ulisse torna a casa cena - lettura teatrale rappresentata a Biella in occasione di un lavoro su adolescenti e famiglie finanziato dalla comunità europea.
  • Le parole del cambiamento - la prospettiva delle parole. 17 appuntamenti sul blog per una rilettura delle parole tipiche della crisi, per provare a disegnare nuovi paesaggi di senso
  • Mostra La Colpa e l’Applauso (testi di accompagnamento alla mostra di presentazione dello spettacolo teatrale Lividi del carcere di Saluzzo) all’interno della rassegna Detenzioni

Esperienze Formative

Al netto dell’esperienza scolastica, della vita che non si usa dire, delle persone incontrate (che si può, ma solo agli Oscar) o dei libri letti, dei film visti che non cito ché poi mi pentirei per l’ordine di apparizione, segno alcune tappe.

  • Laboratorio di creazione pubblica “Verranno giorni che non basterà guardare” – condotto da Marco Gobetti
  • Laboratorio su Beckett, Fallimenti – a cura di Massimiliano Speziani
  • Laboratorio intensivo con Danio Manfredini
  • Corso di digital PR e Brand Reputation presso Ninja Academy
  • Corso editing e redazione editoriale edizioni Lindau
  • Corso di formazione organizzato dal Forum Internazionale dell’Innovazione Sociale
  • Laboratorio semestrale condotto dalla Compagnia Marcido Marcidoris
  • Laboratorio su “Tito Andronico” di Shakespere - a cura di Mariano Furlani